In questo articolo vi spieghiamo tutte le caratteristiche della saldatrice a inverter.
Prima di andare a fondo nell’argomento, però, vediamo nel dettaglio cosa si intende per processo di saldatura.
La saldatura è un procedimento che permette di unire due parti, chiamate giunti, in una sola. La caratteristica principale della saldatura è il fatto che tramite essa si realizza un collegamento permanente tra le due parti, e che quindi, diventano un tutt’uno. Questa caratteristica differenzia la saldatura da altri procedimenti simili quali la chiodatura o l’incollatura, nei quali non si realizza la continuità del materiale.
Sono due le tipologie principali di saldatura:
- Parliamo di saldatura autogena quando il materiale base si fonde e si unisce a quello del giunto;
- Parliamo di saldatura eterogenea o di brasatura quando la saldatura è ottenuta attraverso la fusione del materiale d’apporto e non del giunto.
Saldatrice a inverter: come funziona?
Abbiamo visto nel paragrafo precedente le due diverse tipologie di saldature: quella eterogena e quella autogena. Adesso ci dedichiamo alla saldatrice a inverter, la vera protagonista di questo articolo.
La saldatrice ha la funzione di unire due pezzi di metallo grazie alla forza del calore.
Ma come funziona e come avviene nella pratica il processo di saldatura?
Le due parti di metallo vengono unite grazie all’innesco di un arco voltaico tra l’elettrodo collegato alla saldatrice e il metallo da saldare. L’energia necessaria alla fusione è prodotta dal trasformatore, la macchina che crea l’arco fotovoltaico.
Avete mai provato a sollevare il trasformatore di una saldatrice tradizionale?
Si tratta di un oggetto molto pesante proprio a causa del trasformatore. Per ovviare a questo problema, che rende le saldatrici poco maneggevoli, sono state inventate le saldatrici a inverter!
L’inverter, infatti, ha lo scopo di aumentare la frequenza della corrente elettrica alternata generata dal trasformatore, trasformandola a sua volta in corrente continua aumentando così la potenza dell’elettrodo.
Tutto ciò rende le saldatrici a inverter più leggere, più facilmente manovrabili ma anche più sicure, in quanto la saldatrice ad inverter è in grado di disinnescare in maniera automatica l’erogazione della corrente elettrica dall’elettrodo in caso di problemi.
Saldatrice a inverter: i vantaggi
Come si evince dalla descrizione di massima della saldatrice a inverter riportata nel paragrafo precedente, i vantaggi di questa tipologia di saldatrice sono diversi
- Minore peso e dimensioni ridotte;
- Maggiore praticità di utilizzo;
- Maggiore sicurezza;
- Maggiore precisione nell’esecuzione delle saldature.
Tutte queste caratteristiche rendono la saldatrice a inverter lo strumento giusto quando si ha necessità di effettuare lavori di saldatura in condizioni particolari: nei cantieri, sui ponteggi o in zone difficilmente raggiungibili.
Le misure di sicurezza
In questo paragrafo vediamo nel dettaglio come utilizzare la saldatrice a inverter in piena sicurezza. Perché, ricordatevelo sempre, la saldatrice è uno strumento potenzialmente molto pericoloso che, se usato in maniera erronea o distrattamente, può creare lesioni anche gravi.
È quindi necessario, prima di utilizzare una saldatrice, mettere in atto tutte le seguenti misure di sicurezza:
- Proteggere le mani con guanti ignifughi e ininfiammabili;
- Proteggere gli occhi e il viso con una maschera che copra anche le orecchie;
- Utilizzare un grembiule di protezione sul resto del corpo;
- Utilizzare anche una mascherina se si lavora con il gas.
Per capire come utilizzare la saldatrice a inverter è necessario conoscere tutte le sue componenti: ve le illustriamo nel paragrafo seguente!
Saldatrice a inverter: le componenti
La saldatrice a inverter è una macchina complessa nel cui utilizzo entrano in gioco diversi elementi. Li vediamo uno per uno in questo paragrafo conclusivo.
- Arco elettrico o arco voltaico: è l’elemento più scenografico, quello che produce la fiammata ed è, per così dire, il cuore della saldatrice che crea il calore necessario alla fusione;
- Innesco: questo elemento rappresenta la scintilla che origina l’arco elettrico;
- Elettrodo: è il vettore che trasferisce l’energia della saldatrice sul metallo che deve essere lavorato;
- Filo per saldature: può essere di due tipi senza gas o animato;
- Connettori ovvero gli ingressi della saldatrice;
- Pinze: sono due, quella per la massa e quella per saldare;
- Torce: svolgono una funzione simile a quella delle pinze;
- Gas: nella maggior parte dei casi viene utilizzato l’Argon che può essere anche addizionato con anidride carbonica;
- Elettrovalvola: sovraintende all’emissione del gas.
Se desiderate rimanere sempre aggiornati e avere altre informazioni sul mondo delle saldatrici continuate a leggere gli articoli che abbiamo scritto per voi!
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